ROSSO PICENO

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ANNATE DISPONIBILI

Resa uva per ettaro: 70 Q.

Bottiglie prodotte: n. 17000

Uve: Montepulciano 50%, Sangiovese 40%, Cabernet S. 10%

Il Vigneto e la lavorazione

Vigneto di 20 anni esposto a sud e sud-est Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Le uve, raccolte a mano separatamente, il Cabernet S. il 28-8-2015, il Sangiovese il 9-9 e il Montepulciano il 21-9, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell’imbottigliamento, 7 aprile 2016, il vino è stato travasato tre volte e poi filtrato a un micron.

Degustazione:

Colore rosso rubino scuro fiammante. Naso solare che non si fa attendere, senza incertezze libera profumi di marasche e prugne mature venati da una leggiadra nota di fiori.

Lo svolgimento al palato è la naturale prosecuzione della posa odorosa; generoso e spontaneo, aperto e deciso si allunga con buonissime note sapide, tannini smaglianti e chiude pulitissimo sui ritorni fruttati.

In questa annata è un vino assai versatile, da compagnia se servito fresco, da abbinare a un prosciutto crudo o una zuppa di pasta e legumi.

Analisi:

  • alcool: 13,29% vol.
  • acidità totale: 5,2 g/l
  • anidride solforosa totale: 0,064 g/l
  • acidità volatile: 0,61 g/l
  • estratto secco 29,1 g/l
  • glucosio e fruttosio 0,5 g/l

L’etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i “velurd”, tradizione carnevalesca di Offida.

 

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Resa uva per ettaro: 70 Q.
Bottiglie prodotte: n. 16650
Uve: Montepulciano 50%, Sangiovese 40%, Cabernet S. 10%.

Il Vigneto e la lavorazione

Vigneto di 18 anni esposto a sud e sud-est Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Le uve, raccolte a mano separatamente, il Cabernet S. il 27-9-2014, il Sangiovese il 30-9 e il Montepulciano il 4-10, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell’imbottigliamento, 9 aprile 2015, il vino è stato travasato tre volte e poi filtrato a un micron.

Degustazione:

rosso rubino con luminosi riflessi rubini.

Naso giovanile e impertinente, emana profumi di inebriante freschezza giocati sui frutti rossi un po’ asprigni e succosissimi come amarena, gelso e uva.

In bocca il gioco del sapore è in perfetta sintonia con i profumi: l’acidità succosa e il corpo sodo, il tannino puro della frutta e l’esuberanza alcolica duettano in un equilibrio saldo con ritorni finali nitidi e molto persistenti dei frutti rossi.

Vino ghiotto di immediata piacevolezza, saprebbe quasi fare a meno del cibo, tuttavia un tortino di miglio con le verdure e una scamorza fresca accompagna molto bene la sua fragrante dinamicità.

Analisi:

  • alcool: 12,90% vol.
  • acidità totale: 5,00 g/l
  • anidride solforosa totale: 0,063 g/l
  • acidità volatile: 0,69 g/l
  • estratto secco 28,2 g/l
  • glucosio e fruttosio 0,3 g/l

 

L’etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i “velurd”, tradizione carnevalesca di Offida.

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Resa uva per ettaro: 70 Q.
Bottiglie prodotte: n. 16650
Il Vigneto e la lavorazione

Vigneto di 17 anni esposto a sud e sud-est

Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Da uve: Montepulciano 50%, Sangiovese 40%, Cabernet S. 10%.

Le uve, raccolte a mano separatamente, il Cabernet S. il 21-9, il Sangiovese il 27-9 e il Montepulciano l’ 1-10, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell’imbottigliamento, 31 marzo 2014, il vino è stato travasato tre volte e poi filtrato a un micron.

Rosso rubino scuro dalla veste scintillante con ampie e profonde venature violacee.

Naso schietto, freschissimo, si schiude con disinvoltura su profumi aspri di prugne rosse e visciole e vellutati della buccia dell’uva.

In bocca ha un andatura audace, guidata da un’acidità saettante e sicura, il tessuto solido si distende sulla lingua rapido; finale maschio e perentorio sottolineato da un tannino vivace e un divertente retrogusto amarognolo.

È un raggio di sole in un giorno di pioggia, capace di rinsaldare la trama di una ruvida tagliatella all’uovo tirata su una saporita crema di ceci, leggermente piccante.

Analisi:

  • alcool: 13,11% vol.
  • acidità totale: 5,60 g/l
  • anidride solforosa totale: 0,064 g/l
  • acidità volatile: 0,60 g/l
  • estratto secco 28,9 g/l
  • glucosio e fruttosio 0,18 g/l

L’etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i “velurd”, tradizione carnevalesca di Offida.

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Resa uva per ettaro: 70 Q.
Bottiglie prodotte: n. 14000
Il Vigneto e la lavorazione

Vigneto di 16 anni esposto a sud e sud-est

Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Da uve: Montepulciano 45%, Sangiovese 40%, Merlot 10%, Cabernet S. 5%.

Le uve raccolte a mano separatamente, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell’imbottigliamento,14 marzo 2013, il vino è stato travasato due volte e poi filtrato a tre micron.

Colore rosso rubino scuro, sgranato sull’unghia.

Ha un naso che si esprime con lentezza, rilasciando con gradualità note di calore che ricordano le spezie, i fichi e le olive nere.

Al palato il suo corpo pieno e solare dal profilo arrotondato e il passo regolare si sviluppa con equilibrio e disinvoltura, chiuso da un tonico finale leggermente tannico con gustosi rimandi alla buccia dell’uva.

È un vino da pasto, eclettico compagno della tavola che si potrebbe esaltare su una pasta all’amatriciana.

Analisi:

  • alcool: 13,43% vol.
  • acidità totale: 5 g/l
  • anidride solforosa totale: 0,064 g/l
  • acidità volatile: 0,72 g/l
  • estratto secco 31,20 g/l
  • glucosio e fruttosio 1 g/l

L’etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i “velurd”, tradizione carnevalesca di Offida.

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Resa uva per ettaro: 70 Q.
Bottiglie prodotte: n. 14000
Il Vigneto e la lavorazione

Vigneto di 15 anni esposto a sud e sud-est

Terreno di medio impasto argilloso tendente al calcareo.

Da uve: Montepulciano 45%, Sangiovese 40%, Merlot 10%, Cabernet S. 5%.

Le uve raccolte a mano separatamente, fermentano con lieviti spontanei per circa 10 giorni ad una temperatura di 25°. A fine fermentazione si pressa la vinaccia e si decanta naturalmente il vino per separarlo dalla feccia. Prima dell’imbottigliamento, 3 aprile 2012, il vino è stato travasato due volte e poi filtrato a tre micron.

Colore rosso rubino intenso e luminoso. Si presenta con un naso spigliato, fragrante e vinoso, con profumi di amarene, piccolo frutti rossi e un tocco speziato.

Al palato ha un attacco fresco e gagliardo, si distende con buona tensione e una tattilità piacevole fatta di tannini vivaci e calore alcolico; chiude sapido e minerale con un finale di bocca pulito su un retrogusto fruttato.

Ha una grande disponibilità e duttilità verso il cibo. Da provare su un piatto a base di funghi cotti.

Analisi:

  • alcool: 13,64% vol.
  • acidità totale: 5,40 g/l
  • anidride solforosa totale: 0,063 g/l
  • acidità volatile: 0,90 g/l
  • estratto secco 33,70 g/l
  • zuccheri riduttori 3,37 g/l
  • pH 3,75

L’etichetta di Carlo Marchetti rappresenta i “velurd”, tradizione carnevalesca di Offida.

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I VITIGNI

Montepulciano: L’origine di questo vitigno a bacca nera è sempre stata incerta; spesso lo si è confuso con il Sangiovese, probabilmente a causa dell’esistenza del comune toscano di Montepulciano. Anche gli studiosi, come il Molon (1906), lo classificavano tra i Sangioveti. Oggi è certo che i due vitigni non hanno nulla in comune. Viene coltivato prevalentemente in Abruzzo, Marche e nelle altre regioni del centro-sud adriatico. Ha molti sinonimi, fra cui Montepulciano d’Abruzzo, uva abruzzese, Primaticcio, Cordisco ecc. Oggi, grazie al lavoro accurato di alcuni produttori ed enologi, il Montepuciano è uscito alla ribalta come uno dei vitigni rossi di più elevata qualità. Il Montepulciano predilige ambienti caldo-asciutti ed esposizioni soleggiate per garantire una buona e regolare maturazione dell’uva. Vinificato, in purezza, garantisce vini di comprovata qualità, adatti all’invecchiamento, mentre migliora gli uvaggi con altri vitigni, consentendo di ottenere profumi che ricordano il gusto “bordolese.

Sangiovese: E’ uno dei vitigni italiani più antichi (“sangue di Giove”), per alcuni era già noto agli Etruschi. E’ senz’altro l’uva a bacca rossa più diffusa in Italia, soprattutto in Toscana, Umbria, Emilia Romagna. Vi sono molte tipologie di Sangiovese, ma vengono comunque divise in due categorie: Sangiovese Grosso, il più pregiato, del quale viene coltivata una quantità limitata, quasi totalmente nella zona di Montalcino (SI), dove viene chiamato Brunello e nella zona di Montepulciano (SI), dove prende il nome di Prugnolo Gentile; Sangiovese Piccolo, il più comune, che prende vari sinonimi, a seconda delle zone, fra cui Morellino presso Scansano. Fornisce vini di color rosso rubino intenso, tannico, di buon corpo, armonici e con gradevole retrogusto amarognolo: si presenta di aroma fruttato da giovane, ma, invecchiato, sprigiona profumi, affinandosi notevolmente. Impiegato in uvaggi con vitigni “miglioratori”, guadagna in colore, armonicità ed aromaticità.

Cabernet Sauvignon: vitigno di origine bordolese, nelle zone del Medoc e delle Graves, Ë senz’altro la varietà più rinomata al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità. Viene spesso usato in assemblaggio con Cabernet Franc e Merlot, uvaggio che ha preso il nome di bordolese, dove è stato introdotto. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che con altri vitigni rossi. Ha grandi capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione, mantenendo le sue caratteristiche di riconoscibilità pur esprimendo perfettamente anche quelle del terroir. E’ in grado di produrre vini intensi già nel colore, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di lungo invecchiamento; grazie alla grande struttura di questo vitigno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante.